a cura di Angelo Gregotti
Nei vent’anni che precedono l’inizio del rapporto con la Tajima, fornendo disegni ricamo, ho assistito alla nascita e contribuito alla crescita di molti ricamifici.
Lavorando in sinergia con questi laboratori conoscevo in profondità le caratteristiche che i disegni e le macchine dovevano avere per assicurare la migliore qualità del ricamo.
In questo percorso mi sono reso gradualmente conto che il mercato aveva una domanda ampia e diversificata e che fosse necessario un salto tecnologico per soddisfarla. Continua a leggere